Torniamo a parlare di fresatura e, in particolare, di una macchina che ci consente di realizzare lavorazioni molto complesse: la fresa a 5 assi.
Diversi sono i casi in cui la utilizziamo: ad esempio, dopo aver ricavato i pezzi da uno stampo tramite conio o trancia, li riprendiamo con questa particolare fresa per realizzare fori, canalini, cerniere e altri dettagli. Come già ti abbiamo accennato nella precedente newsletter, nella nostra officina riusciamo a realizzare tutte le lavorazioni (se ti sei perso l’articolo lo puoi trovare nel nostro blog): ad esempio, quindi, con la fresa a 5 assi possiamo riprendere un frontale che abbiamo già tranciato e coniato.
È un ottimo strumento anche quando abbiamo la necessità di muovere il pezzo e combinare più lavorazioni: con la fresa a 5 assi, infatti, non dobbiamo modificare la posizione del pezzo (rischiando così di perdere precisione) ma, una volta fissato, la macchina lo ruota in modo tale da realizzare tutte le lavorazioni senza mai doverlo togliere e posizionare di nuovo.
Una delle sue caratteristiche principali è proprio l’alta precisione, dal momento che richiede un minor numero di serraggi al pezzo rispetto alle tradizionali frese a 3 e 4 assi.
Proprio in virtù del maggior numero di assi controllati simultaneamente, infatti, ci consente di lavorare contemporaneamente tutte le facce del componente con un unico staffaggio del pezzo.
Due sono i passaggi principali più complessi, ma fondamentali, da eseguire per lavorare con la fresa a 5 assi:
- creare il programma: il nostro ufficio tecnico e i nostri attrezzisti lavorano insieme, unendo la loro esperienza e professionalità per trasformare il disegno 3D del componente finito nel programma da inserire in macchina per la lavorazione;
- progettare l’attrezzatura per staffare il pezzo, che riusciamo a produrre nella nostra officina, grazie alla grande competenza dei nostri meccanici.
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