La filiera italiana dell’occhialeria è un motivo d’orgoglio per l’impresa italiana. Una lunga tradizione che ha avuto inizio nel 1878 e che continua a raggiungere risultati straordinari proponendo al mercato prodotti che incarnano l’eccellenza del settore.
Abbiamo ripercorso gli inizi di questa grande storia con Giovanni Susti, editore di ben quattro riviste: L’Ottico, Spex!, Optikey e Eyecom, ognuna dedicata a una delle diverse facce di questo settore.
Inventare soluzioni
«La prima occhialeria è nata a Calalzo di Cadore nel 1878, la Angelo Frescura &C», ci racconta Giovanni. «All’epoca non c’era l’energia elettrica e tutte le aziende lavoravano grazie alla luce delle lampade a petrolio e alla forza motrice generate dalla corrente dell’acqua: tutte le aziende di allora avevano un mulino che gli permetteva di muovere i macchinari e, più avanti nel tempo, una dinamo che generava l’energia elettrica.»
Fabbrica occhiali di Angelo Frescura di Rizzios, lacalità Le Piazze, fine ‘800.
E proprio la presenza nella zona montana di numerosi torrenti sempre pieni d’acqua è forse il segreto che ha dato la spinta iniziale allo sviluppo delle prime aziende dell’occhialeria. Sviluppo che però non sarebbe stato possibile senza lo spirito di iniziativa e le capacità di personalità non comuni, veri e propri pionieri.
«La prima occhialeria era composta da tre soci, Angelo Frescura, fondatore e titolare, Giovanni Lozza, che era fondamentalmente un geniale inventore di macchinari, e Leone Frescura, il fratello di Angelo, che si occupava della produzione. Tre figure di spicco. Persone che avevano la grande capacità di inventare soluzioni con quel poco che c’era a disposizione.»
«Già adesso è un’operazione da pazzi vista la situazione del mercato, però partire nel 1878 vuol dire che non hai la corrente elettrica, non hai macchinari, devi inventarteli, e le materie prime e la componentistica devi importarle dall’estero.»
«L’unica cosa che avevano era la forza motrice dell’acqua, e quindi si sono installati in un vecchio mulino di grano turco, dove sostanzialmente sono partiti». È questo l’inizio della filiera dell’occhialeria in Italia, la fondazione epica da cui poi hanno avuto origine via via le altre aziende che hanno cominciato a popolare il territorio. «Hanno fatto da apripista.»
I fratelli Frescura. Da sinistra a destra, in alto Giuseppe e Leone, in basso Giovanni Antonio e Angelo.
«I produttori di occhiali esistevano già da quasi 100 anni in Francia e in Germania. La Angelo Frescura &C è partita importando le montature, sostanzialmente fatte di filo, e le lenti che, per poter stare in un filo, dovevano essere fresate lungo il bordo. Giovanni Lozza inventò una macchina che incideva una specie di scanalatura nello spessore della lente, così da poter montare gli occhiali.»
L’espansione della filiera
«A quei tempi già esistevano i negozi ma non era come oggi, che si consegna la ricetta all’ottico che poi prepara gli occhiali giusti per ogni persona; praticamente facevano gli occhiali già con le lenti da vista con vari poteri, e quindi chi aveva bisogno andava in un negozio e ne provava diversi finché non trovava quelli che lo aiutavano a vedere un po’ meglio. Era un po’ come con i premontati di oggi.»
«Poi piano piano in alcuni negozi si è cominciato a fare delle specie di visite optometriche per calcolare il tipo di lente di cui una persona aveva bisogno. Il settore in Italia è nato così.»
Giovanni Lozza, figura fondamentale della prima fabbrica di occhiali Italiana e della storia della filiera.
Nel 1920 nacque Lozza, la prima grande azienda del settore che arrivò ad avere centinaia di dipendenti. Una realtà importante in cui furono in tanti a imparare il mestiere e che poi, grazie al senso imprenditoriale diffuso nel territorio, fecero tesoro del sapere acquisito per aprire la propria azienda, specializzandosi in una fase del processo produttivo.
È questo il modo in cui sono nate tante aziende specializzate e che costituisce ancora oggi il segreto dei distretti produttivi italiani: micro, piccole e medie imprese altamente specializzate. Attorno alla metà degli anni ’90 avviene la massima espansione della filiera italiana «in quegli anni l’Italia era il più grande produttore al mondo».
Forti radici
In seguito, l’evoluzione del mercato globale ha posto i protagonisti della filiera di fronte a sfide complicate: «Le aziende che ci sono oggi sono frutto della tradizione e della caparbietà. Sono riuscite a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Spesso si tratta di aziende famigliari, in cui i genitori sono riusciti a trasmettere ai figli la propria passione e le proprie capacità, come è successo in D.F., nata dal papà di Lara e Sergio, e che con loro continua a essere un’azienda di primo piano nel suo ramo, un assoluto punto di riferimento per chi deve realizzare componenti in metallo».
La lavorazione del filo in metallo, all’interno di una delle prime fabbriche italiane di occhiali.
Le storie delle aziende produttive restano però spesso dietro le quinte, assieme alle loro grandi qualità. La convinzione di Giovanni Susti è che si debba farle arrivare fino agli ottici, i terminali finali che propongono i prodotti al pubblico e che con il loro ruolo possono contribuire a far percepire all’acquirente tutto il valore di un paio di occhiali che proviene dalla filiera.
Di questa certezza Giovanni ha fatto la sua missione, che porta avanti non solo attraverso la pubblicazione di riviste di settore ma anche partecipando ad eventi fieristici in tutto il mondo e organizzandone altri come quello dedicato proprio alla filiera dell’occhialeria che, arrivato alla sua undicesima edizione, anche quest’anno si è tenuto nel fantastico contesto di Castelbrando: «Perché l’informazione è importante?» sottolinea Giovanni, «Per rendere l’ottico e tutti gli operatori della filiera consapevoli di che prodotto si trovano tra le mani».
DIAMO FORMA A CIÒ CHE STAI IMMAGINANDO
«Abbiamo un’idea» è una delle nostre frasi preferite, perché mette in moto il nostro meccanismo di creazione. Non esiste una strada tracciata, un percorso da seguire: il sentiero per arrivare al risultato desiderato, oltre le aspettative, lo creiamo insieme, unendo le nostre abilità tecniche alle tue idee migliori.
LAB è il nostro laboratorio, perfetto per chi nell’occhialeria d’eccellenza vuole spingersi oltre i limiti, creare e dare vita a qualcosa di unico.