La stele mosaico che rappresenta il processo creativo di D.F.
Esprimersi porta a trovare e a dare un significato più ampio a quello che facciamo. E a condividerlo con le altre persone. A creare un dialogo che aiuta a comprendere meglio e a sviluppare nuove idee.
È per questo che, quando abbiamo scoperto che il nostro collaboratore e amico Livio Savioli è un’artista mosaicista, un’idea si è subito accesa nella nostra mente. Chiedergli di dare espressione a D.F. con una sua opera da tenere nella nostra azienda.
È una grande stele alta due metri e settanta. Sembra quasi che il letto di un fiume si sia alzato in piedi per mostrarci i tesori portati dal continuo fluire della corrente e depositati tra i sedimenti del tempo.
«L’opera è un’inno alla creatività di D.F., intesa come la capacità di generare strutture per occhiali, prima inesistenti e spesso credute impossibili da realizzare», ci racconta Livio. «È la celebrazione del saper trovare la soluzione nonostante le mille difficoltà, gli errori e le rivalutazioni. Un omaggio alla perseveranza nel condurre a compimento un progetto, costi quel che costi, perché sicuri delle proprie capacità.»
«La lettura della stele va fatta dal basso verso l’alto. In un primo momento ci si trova di fronte uno scenario di caos e disordine, sottolineato dall’importante presenza dei prodotti di D.F. rimaneggiati, scomposti e ricomposti, che si intrecciano con violenza con il tessuto musivo. È il momento in cui le energie creative si fondono: un’idea non ancora ben definita sta per diventare progetto e, come in una nube cosmica, è difficile capire che forma prenderà.»
«Salendo la composizione diviene sempre più pacata e tranquilla, lasciando spazio all’ordine e alla regolarità. Ecco che il progetto sta trovando il suo compimento, la sua ragione d’essere e dà forma a un sistema stabile, equilibrato. Ecco che D.F. ha saputo compiere la sua magia e, dal caos dell’indefinito, è riuscita a generare bellezza.»
«L’arte fa bene alle persone, e fa bene vedere una cosa bella, espressione di quello che siamo e di cui ognuno ha messo un pezzetto. Le tessere di questo mosaico sono materiali in gran parte originari della nostra marca: scarti di produzione, componenti e montature “non finite” di occhiali, pietre e ciotoli di fiume. Tasselli di un territorio di cui noi stessi siamo parte e di cui contribuiamo a comporre l’identità.»
Lara Franzoia, General Manager & New Business di D.F.